Disincanto Testo della canzone – Apotheosis

Disincanto Testo della canzone by Apotheosis

Il faro m’illumina, io dove sono?
Dove mi trovo adesso che sono solo?
La fine del mondo si scruta da un molo
Son divenuto complesso

Da quando il poeta al mio interno ha deciso
Di accasciarsi su un trespolo
Somatizzandosi sul mio patibolo
Vincolo me all’eremo, medito

Introspettivo se levito, sono veleno
Che cauterizza il medesimo corpo che predico
Energico anche se insalubre, io ve l’ho detto, io ve l’ho detto
Sono ineluttabile, spiegarmi è una valle di lacrime

Cristallizzate sul volto che sanguinano copiosamеnte sul mondo [Ehi]
Io che cosa sono?
Non posso più definirmi umano
Ma “umano” è un’accеzione che non ho mai compreso

Quindi se vuoi definirmi tale fallo, ma sbaglieresti
Sono solo vesti di carne che celano un manto
Ascoltami attentamente, io sono impazzito
Sono diventato qualcuno che mai avrei voluto essere

Che mai avrei voluto essere
Se domando aiuto è perché sono morto
E spero che un giorno potrò ritornare a respirare
Spero che un giorno potrò ritornare

Questo è un disincanto, guardarti negli occhi
E capire soltanto che ciò che millanto non serve
In quanto è solo una vittima del mio rimpianto
Giaccio in lento consunto, congiunto allo zelo dell’anima

Affranto ho desunto che giunto ad un certo momento
L’esistere non può riverberare il mio pianto
Sono lo smunto ritratto
Di un decadente, presunto, nefasto

Con un contrasto cromatico che
Filtra all’atavico senso di repulsione
Si manifesta empirico tra ciò che comunico
Laconico, implicito, astio che provo nei

Riguardi del liquido amniotico, liquido amniotico
Ascoltami attentamente, io sono impazzito
Sono diventato qualcuno che mai avrei voluto essere
Che mai avrei voluto essere

Se domando aiuto è perché sono morto
E spero che un giorno potrò ritornare a respirare
Spero che un giorno potrò ritornare
Ascoltami attentamente, io sono impazzito

Sono diventato qualcuno che mai avrei voluto essere
Che mai avrei voluto essere
Se domando aiuto è perché sono morto
E spero che un giorno potrò ritornare a respirare

Spero che un giorno potrò ritornare
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Disincanto Lyrics English

Il Faro M’illumina, where am I?
Where am I now that I’m just?
The end of the world screams from a pier
I became complex

Since the poet inside has decided
To collapse on a trestle
Somatizing on my gallows
Constraint me to the Hermitage, Meditation

Introspective if I live, I am poison
That cautiously the same body I predict
Energetic even if I have said it, I told you, I told you
I am inevitable, explaining me is a valley of tears

Crystallized on the face that bleeding copiosamine on the world [Hey]
What are you?
I can no longer define human
But “human” is an acclaim that I have never understood

So if you want to define this foul, but spell
They are just robes of meat that conceal a mantle
Listen to me carefully, I went crazy
I became someone I ever wanted to be

I never wanted to be
If you ask help, it’s dead
And I hope one day I can return to breathing
I hope one day I can return

This is a disenchantment, look yourself in your eyes
And only understand that what Millanto is not needed
As it is only a victim of my regret
Slowly worn jacket, joint to the zeal of the soul

Frough I have deduced that it reached a certain moment
Existing cannot reverberate my crying
I am the portrait
Of a decadent, alleged, nefarious

With a chromatic contrast that
Filter the Atavico sense of repulsion
It occurs empirical between what I communicate
Laconic, implicit, I try in

Concerning amniotic liquid, amniotic liquid
Listen to me carefully, I went crazy
I became someone I ever wanted to be
I never wanted to be

If you ask help, it’s dead
And I hope one day I can return to breathing
I hope one day I can return
Listen to me carefully, I went crazy

I became someone I ever wanted to be
I never wanted to be
If you ask help, it’s dead
And I hope one day I can return to breathing

I hope one day I can return
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Apotheosis Lyrics – Disincanto

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