Non avevo visto mai che colore avesse
L’alba scomposta tra le linee orizzontali delle imposte
Nell’appartamento che da anni ormai abitiamo
Eppure ad ore alterne troppo spesso frequentiamo
Nel silenzio di cristallo di un destino incerto
Sento il tempo fuori bussare al nostro letto
E nel sonno, ho qualche senso in allerta
Le pareti intorno di spessore come carta pesta
Una stanza tra le stanze in terra provinciale
Con le vittoriе ferme alla corsia di un ospedalе
Una spinata recinzione più non basta
Se il nemico non ha forme
Una barriera di cemento non lo arresta
Nel sussurro a noi svelato dalle stelle
Da uno singolo albero, da elementari particelle
Da lì veniamo e torneremo, prima o poi presto
Soffiami ancora dentro
Oltre la soglia di casa
Niente è lo stesso
Ed appiglio i miei occhi al tuo profilo conosciuto
Un luogo vicino raramente lo osservo come dovuto
Ci cammino sopra, orlo di un paesaggio indifeso
Hai l’animo stanco, ma nonostante tutto non si è arreso
Domani dimenticheremo colpevoli o criminali
Torneremo alle solite cose, ai litigi, quelli più banali
Ma adesso siamo animali che stanno bene a guardia
D’un nido urbano rivalorizzato, certo, di piccola taglia
Dove c’è un angolo chiuso per le mie lotte interiori
Tipo quando ci chiedono il nostro lavoro o se mai saremo dei genitori
A volte mi devi aspettare, a volte ti lascio entrare
Fa più terrore il concetto di eterno o di natura mortale?
Soffiami ancora dentro
Oltre la soglia di casa
Niente è lo stesso
Niente, niente, niente è lo stesso
Niente, niente, niente è lo stesso
Niente, niente, niente è lo stesso
Niente, niente, niente è lo stesso
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Niente è lo stesso Lyrics English
I had never seen what color he had
The stubborn dawn between the horizontal lines of the taxes
In the apartment that we have lived for years now
Yet at alternate hours too often we frequent
In the crystal silence of an uncertain destiny
I feel the time out knocking on our bed
And in sleep, I have some alert
The walls around thickness as a plague paper
A room between the rooms in the provincial land
With the Vittoriame stopped at the lane of a hospital
A spiny fence more is not enough
If the enemy has no forms
A concrete barrier does not arrest him
In the whisper revealed to us by the stars
From a single tree, from elementary particles
From there we come and we will return, sooner or later soon
Tut me again inside
Beyond the house threshold
Nothing is the same
And I get my eyes to your known profile
I rarely observe a close place as due
I walk on it, the hem of a defenseless landscape
You have a tired soul, but in spite of everything it has not surrendered
Tomorrow we will forget guilty or criminals
We will return to the usual things, to the quarrels, the most trivial ones
But now we are animals who are well guarded
Of a revalued urban nest, of course, small size
Where there is a closed corner for my inner struggles
Like when they ask us for our job or if we ever be parents
Sometimes you have to wait for me, sometimes I let you enter
Does the concept of eternal or fatal nature be terror?
Tut me again inside
Beyond the house threshold
Nothing is the same
Nothing, nothing, nothing is the same
Nothing, nothing, nothing is the same
Nothing, nothing, nothing is the same
Nothing, nothing, nothing is the same
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Leda Lyrics – Niente è lo stesso